Martin Ford
Martin Ford è un futurologo e un autore di due libri – il bestseller del New York Times Rise of the Robots: Technology and the Threat of a Jobless Future e The Lights in the Tunnel: Automation, Accelerating Technology and the Economy of the Future – nonché il fondatore di un’azienda che sviluppa software e che ha sede nella Silicon Valley. Ha maturato oltre 25 anni di esperienza nei settori del computer design e dello sviluppo software. Si è laureato in computer engineering all’Università del Michigan e in economia aziendale all’Università della California, a Los Angeles. Ha scritto numerosi articoli sul futuro della tecnologia e sulle sue implicazioni per riviste quali New York Times, Fortune, Forbes, Atlantic, Washington Post, Harvard Business Review, Guardian e Financial Times.
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Davvero i robot vogliono il nostro lavoro?
Martin Ford esamina i modi in cui l’automazione sta superando gli esseri umani in una serie di settori, dall’educazione al diritto, dall’agricoltura alla salute, fino al management e così via, offrendo un punto di vista realistico sul futuro del lavoro e sulle implicazioni per i lavoratori. Al di là delle considerazioni più pratiche, Ford affronta una questione: può la tecnologia sconvolgere il nostro intero sistema economico a tal punto da richiedere una sua profonda ristrutturazione? La prossima rivoluzione industriale, secondo Ford, sarà diversa dalle precedenti. In passato, quando una tipologia di lavoro scompariva, questa veniva gradualmente sostituita da altri impieghi. I nuovi macchinari, invece, saranno sempre più in grado di prendersi cura di loro stessi, rendendo alcuni lavori meno necessari.
Sarà implementato un reddito di base garantito? Come l’educazione rispecchierà la nostra società in continua evoluzione? Siamo ad un punto di svolta: continueremo ad ascoltare coloro che sostengono che nulla è cambiato, accettando quindi una scommessa rischiosa sul nostro futuro? Oppure inizieremo a fare quello che dobbiamo per tutelarci, affinché tutti, e non solo alcuni, possano beneficiare delle straordinarie potenzialità dell’intelligenza artificiale, dell’apprendimento automatico e di altri progressi?
Il futuro senza lavoro
Edizione “ilSaggiatore”
Il timore che le nuove tecnologie possano distruggere il lavoro è vecchio quanto il capitalismo, ma, fin dai tempi dei luddisti, è sempre stato smentito dalla storia. Nelle rivoluzioni industriali degli ultimi tre secoli, per ogni posto di lavoro cancellato l’innovazione ne ha sempre creati di nuovi, e spesso più dignitosi. Oggi, però, potrebbe non essere più così…